Dicevano ma certo che ce la fai, col secondo è tutto più facile,
dicevano ma su, l’amore non si divide, si moltiplica,
dicevano ma dai, vedrai poi che soddisfazione quando loro giocano insieme (sottinteso: e te puoi farti una mezz’ora di beneamati fatti tuoi),
dicevano poi da grandi si faranno compagnia,
dicevano non c’è come un fratello (o una sorella).
Dicevano un sacco di cose, ma
non dicevano che l’amore si moltiplica fin che vuoi ma il tempo no e tu ti senti una coperta troppo corta che tutti tirano,
non dicevano che avresti dato un lontano arrivederci a quel poco di libertà appena riconquistato, a quei piccoli lussi tipo lei gioca tu leggi dieci minuti di libro,
non dicevano che la prima cosa che avrebbero fatto INSIEME sarebbe stata litigarsi a urlacci l’urendo cicciobello plasticone che sabato giuro, ne compro un altro perché questa non è vita.
Non dicevano che per un bel pezzo sarebbe stata durissima.
Seavessi casa, mattina, interno giorno. Ci si prepara (si cerca di) per uscire.
Revoluciòn, il cui vocabolario è composto per il 95% di termini gastronomici, ha imparato da un paio di giorni a dire mio.
Cioè, non è che lo dica, lo urla. Cercando di rubare il mai abbastanza vituperato Cicciobello a sua sorella, che altrettanto urla.
Va beh, comunque ha imparato a dire MIO.
In un momento di silenzio, in braccio al papà sul punto di uscire,
sorride, e scoppia la bolla fragile di un attimo di silenzio dicendo (non urlando) _MIO!
Seavessi _cosa è tuo, frittellina?
Revoluciòn, senza esitare, punta il dito sull’Infanta, e la chiama per nome.
Col cuore grondante miele caramello e vaniglia, con le parole che non bastano e non sanno, Seavessi deve ammettere,
dicevano, e avevano ragione.
L’amore non si divide, si moltiplica.
Ecco, in questo momento questo è per me the post to read. Grazie
Sì? Sul serio? Sto fraintendendo alla grande?
Just work in progress, ma vuoi mai che capiti…
oh, mi incrocio 😀
Io, per le ragioni che tu elenchi, no ho avuto il coraggio di fare il secondo. E continuo a non avercelo, mi sento già troppo corta così…
… e va benissimo così sai?
eh ma non vale!! io ho già taaanta voglia di fare il secondo…con questi post non ho più scuse!! 😉 scherzi a parte, dev’essere stata una bella emozione! Bel post! Glen
è stato emozionante anche perché fin qui… beh, è stata dura 🙂
oddio che amore!!!!!!
…. vai subito subito a comprare un Cicciobello, e mi raccomando che sia uguale identico!
brutto uguale??? XD
Concordo su tutto!
Lo sai, vero, che anche se compri un altro cicciobello litigheranno comunque perché l’una vorrà solo ed esclusivamente quello che sta usando l’altra??
sì, ma io li spoglierò e raperò a zero così che siano indistinguibili.
per praticità e pigrizia copio il commento di Caterina ma anche quello di Serena 🙂
e comunque le tue figlie sono di una dolcezza estrema anche quando urlano (ammetto: perchè sono a km di distanza e non sento le urla, la mia visione potrebbe essere un cincinin edulcorata)
forse. :*
🙂
belle bellissime…a me fa morire la piccola quando in ascensore “presenta” la grande alle persone: “questa è la Mia Marta”!!!
ma che teneraaaaa
No beh ma… Insomma grazie!! Anch’io sono una coperta troppo corta ma loro sono tutto il calore che mi serve
ma grazie di cosa? Credo che ci sentiamo tutte un po’ così 🙂
Basta davvero poco per buttarsi dietro le spalle la stanchezza e il poco sonno,ogni volta che fanno un sorriso, che ti guardano con i loro occhioni o fanno un progresso da “bimbi grandi” si va in brodo di giuggiole!…io facevo uguale con mio fratello,era MIO e SOLO MIO! Un bacio alle tue piccole!
sì guarda, forse l’unico vero motivo per cui ho voluto un secondo figlio è stato il bene che voglio a mia sorella, volevo la stessa cosa per loro. E’ un motivo buono o cattivo come un altro in fondo, ognuno ha il suo (sia per fare più figlia sia per fermarsi a uno, naturalmente !)