Seavessi adora #liberericette, e per l’occasione, oltre a proporvi la sua ricetta del cuore (che trovate nel post sotto) ha l’onore oggi di ospitare Veronica, una delle sue tre adorabili CollegheSanteSubito, che ha deciso di regalarci una ricetta e una storia.
A modi di vedere di Seavessi, sono entrambe bellissime.
Per questa ricetta devo ringraziare con tanto affetto i miei amici Modesto e Stefania che me l’hanno fatta conoscere circa un anno e mezzo fa omaggiandomi per la prima volta di questa meravigliosa torta che ho ovviamente spazzolato in men che non si dica… (fosse per me, la mangerei in qualsiasi momento della giornata e non riuscirei a rinunciarci nemmeno nei periodi di super-dieta ferrea).
La cosa più importante per me però è che questo dolce mi ha permesso di scoprire il fantastico mondo dei lievitati…
Una rivelazione assoluta…
In verità, prima di decidermi a fare questa torta ci ho messo più di un anno… avevo una sorta di timore reverenziale nei confronti di questa soffice bontà e non avrei retto all’eventuale delusione di vederla martirizzata dalla mia inesperienza. Così, partendo da livelli di difficoltà sotto zero, piano piano ho acquisito più sicurezza finchè non mi sono sentita pronta!!
Oggi, con un pizzico di orgoglio e grande soddisfazione personale (in fondo mi basta poco…), posso essere contenta del risultato. Non è esattamente identica a quella assaggiata un anno e mezzo fa dai miei amici (loro sono talmente bravi e talentuosi che non mi ci metto neanche) ma comunque è pur degna di rispetto… e soprattutto: prepararla (e mangiarla!!!) mi rende felice.
Ho scritto queste righe forse un po’ sciocche per dire a tutte le persone come me, perennemente insicure e con l’autostima ancora in costruzione, che a volte anche la ben riuscita realizzazione di un dolce a cui si tiene puo’ aiutare a mettere un piccolo mattoncino nella costruzione sopracitata….
TORTA DELLE ROSE
Ingredienti
Per la pasta:
Lievito di birra 20 gr
Latte 200 ml
Zucchero 90 gr
Burro 90 gr
Uova 2 medie
Farina 00 300 gr
Farina manitoba 300 gr
Sale 1 cucchiaino
Per il ripieno:
50 gr ca. di burro con un po’ di zucchero
(o marmellata o nutella o ciò che preferite)
Procedimento
Fare il lievitino:
sciogliete il lievito nel latte tiepido, aggiungete mescolando con una frusta un po’ di farina
(presa dai 600 gr della ricetta) fino ad avere una crema densa. Coprite con un po’ di farina
bianca (circa mezzo cm) e lasciate lievitare da mezz’ora a 1 ora (a seconda della temperatura
che c’è). [Il lievitino sarà pronto quando in superficie si formeranno delle crepe da cui uscirà la
cremina sottostante] (1° lievitazione)
Quando il lievitino è pronto, aggiungete un pò alla volta gli altri ingredienti, aiutandovi con una
spatola e lavorate bene l’impasto fino a formare una bella palla soffice ma non appiccicosa che
poi metterete a lievitare coperta x ca. un paio d’ore (2° lievitazione)
Quando l’impasto è ben lievitato, dividetelo in 2 o 3 parti uguali.
Stendete ognuna di queste parti con il mattarello fino a formare un bel rettangolo di sfoglia.
Spalmateci sopra la crema al burro (o altra crema a piacere) e arrotolate la pasta formando un
salame.
Tagliate a questo punto delle fette di circa 2-3 dita.
Disponete le fette in una tortiera grossa (o 2 più piccole) imburrata o rivestita da carta da
forno distanziandole un pochino tra loro.
Coprite la tortiera e lasciar lievitare ancora per un altro paio ore (o anche meno) (3°
lievitazione).
[Dopo la lievitazione ogni girella di pasta gonfiandosi si avvicinerà all’altra formando tante
roselline]
Spennellate la torta delle rose con un pò di latte misto a tuorlo e cuocete in forno statico a 180°
per 30 minuti. [Coprite con della carta forno se, prima della fine della cottura, la torta delle
rose dovesse iniziare a colorirsi troppo]
Cospargete la torta delle rose con dello zucchero di canna mentre è ancora calda (o zucchero a
velo quando è fredda).
Lasciar raffreddare e servire.
“Le storie sono per chi le ascolta, le ricette per chi le mangia. Questa ricetta la regalo a chi legge. Non è di mia proprietà, è solo parte della mia quotidianità: per questo la lascio liberamente andare per il web“.
Prima o poi devo provarci anch’io con questa torta…
Certo, provaci! Magari non metterci un anno come me… Alla fine non è così difficile…. ne vale la pena.
Salutoni!
Veronica
provoca dipendenza… se chiudo gli occhi posso sentirne il spore… aiuto!
Oh…sì…. è proprio così… PURTROPPO!
Dai, buttati anche tu!
L’ho fatta proprio 3 giorni fa! E anche io ho aspettato diversi mesi prima di buttarmi nell’impresa!!!
Io ci metto la crema pasticcera dentro….gnammi!!!!!!!!
Mia suocera fa anche la versione salata, con a farcitura di salumi e zucchine……da provare!!!
E’ vero…. questa torta si presta magnificamente a un sacco di versioni (tutte slurpevoli…).
Mi hai fatto venir voglia di farla in versione salata… Grazie dell’idea!
Si anche salata é fantastica!provatela!!